RELAZIONE TECNICA

STUDIO CHE ESEGUE LA RADARTERAPIA E L’ULTRASUONOTERAPIA a TRIESTE


È noto che le strutture muscolo-fasciali del rachide possono andare incontro a contratture, irrigidimento, distrazioni, a causa di stress alle quali vengono sottoposte quotidianamente (posture errate, sovraccarichi, sforzi improvvisi); tali condizioni possono condurre ad episodi acuti di dolore e ipomobilità o, a lungo andare, a degenerazioni artrosiche a carico delle strutture vertebrali.
La massoterapia o la trazione vertebrale vengono da tempo usate per risolvere problemi di rigidità e/o contrattura al rachide, ma separatamente. Il nostro progetto è innovativo e nasce dall’esigenza di abbinare le due metodiche terapeutiche; infatti, l’utilizzo integrato della massoterapia e delle trazioni vertebrali rappresenta la possibilità, da parte del paziente, di beneficiare degli effetti terapeutici della:

massoterapia (desaturazione dei tessuti molli dalle contratture e/o rigidità grazie all’ipertermia creata durante il trattamento, apporto di ossigeno e sostanze nutritive ed eliminazione dei cataboliti quali i perossidi)

trazione vertebrale (diastasi e diminuzione di pressione a livello delle faccette articolari vertebrali, detensione del disco vertebrale, possibilità di rientro di un’eventuale protrusione discale se intatti i legamenti longitudinali).

Con queste premesse abbiamo realizzato un lettino denominato “Massotrax”, al quale è possibile abbinare l’utilizzo di apparecchiature fisioterapiche per la radarterapia, per l’ultrasuonoterapia, per la laserterapia; terapie integranti e coadiuvanti la massoterapia, ampliando così l’azione terapeutica di Massotrax. Di seguito indicheremo il campo d’intervento e le modalità di lavoro dello stesso.

Una terapia fisioterapica innovativa

Il soggetto viene fatto accomodare sul lettino in decubito prono e vengono attuati i necessari fissaggi:

• per la trazione lombare tramite staffe e blocchi per le cosce,e per i polpacci; blocchi fissaggio spalla e spalla-torace;

• per la trazione cervicale verranno utilizzati opportuni pesi (sacchetti di sabbia) che sono agganciati ad un forcella occipito-mentoniera tramite una corda passante per una staffa.

Si procederà quindi al pretensionamento del soggetto sull’asse centrale tramite un fermo del blocco dinamometro e poi, dolcemente, alla trazione dorso-lombare tramite volantina (regolata da apparecchio dinamometrico) e cervicale tramite regolazione di opportuno contrappeso.

Il terapeuta potrà quindi procedere con le usuali tecniche massoterapiche potendo rivalutare in qualunque momento la forza di trazione se richiesto dal paziente o se opportuno per un miglior massaggio.
I supporti per le braccia e la zona d’appoggio sulla muscolatura estensoria delle gambe, sono settori mobili vibromassaggianti azionati da un sistema idraulico al fine di evitare la stasi venosa e la riduzione di flusso ematico nelle zone a valle dei punti di fissaggio.

Un dato importante emerso durante il posizionamento del paziente sul lettino Massotrax, in qualche caso il soggetto avvertiva una leggera sensazione di formicolio alle mani, che scompariva allentando leggermente il fermo delle braccia.

Campo d’intervento di Massotrax

Massotrax potrà essere utilizzato in tutte quelle situazioni di disfunzione del rachide dove l’azione combi-nata della massoterapia e della trazione risulti appropriata per la risoluzione del dolore sia subacuto sia cronico intendendo perciò lombalgie, lombo-sciatalgie, dorsalgie, cervicalgie di origine articolare inter-apofisaria o radiculopatie di origine tendinea e/o legamentosa, muscolare o discale (protrusione).
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